Potenzialità e Risorse delle Organizzazioni
“Corporate Coaching”
Se la tua azienda, la tua organizzazione mirano ad un costante miglioramento dell’ambiente interno oppure se stanno incontrando situazioni di mancanza di innovazione e motivazione, se stai affrontando un complesso ricambio generazionale, oppure momenti di conflittualità interna, difficoltà nella comunicazione, oppure nella definizione di linee guida condivise, allora probabilmente ti serve un coach.
Gli imprescindibili obbiettivi di redditività aziendale ed eccellenza nel servizio, divengono funzione condivisa all’interno di un clima aziendale di qualità percepita, sviluppando soprattutto le competenze di autoefficacia, ossia la capacità del sistema di ovviare in proprio alle difficoltà e ai periodi di stagnazione. Questo è il focus e l’obiettivo del lavoro del coach in una organizzazione.
Il coach allena le tue risorse, quelle della tua organizzazione e quelle del tuo team, stabilendo un ponte fra presente incompleto e futuro desiderato… Il cambiamento è perseguito per scelta e spinta verso l’innovazione e l’eccellenza, oppure è necessario in situazioni di difficoltà e stasi, che noi chiamiamo crisi di autogoverno.
I progetti e gli interventi al servizio delle Organizzazioni
Progetti di Coaching Sistemico
Coaching Organizzativo
Il coaching organizzativo è il coaching rivolto al soggetto/cliente collettivo, ovvero all’ organizzazione, ovvero all’azienda. Non è dunque un coaching dentro al contesto organizzato, ma un coaching al contesto organizzato…
Il coaching organizzativo è il coaching rivolto al soggetto/cliente collettivo, ovvero all’ organizzazione, ovvero all’azienda. Non è dunque un coaching dentro al contesto organizzato, ma un coaching al contesto organizzato.
La domanda di coaching non viene da un individuo (che nel coaching individuale è sempre dentro uno o più contesti) ma da un soggetto collettivo/aziendale.
Il coaching organizzativo interviene in un’organizzazione per avviare un processo di cambiamento/sviluppo verso obiettivi definiti, sviluppando le potenzialità dell’azienda.
Il coaching organizzativo fa leva in primo luogo sullo sviluppo della leadership in riferimento al modello della Coaching Positive Leadership, coniugando benessere interno e soddisfazione del cliente per produrre i risultati aziendali desiderati.
Il coaching organizzativo si combina sempre con il coaching individuale dentro il programma di intervento deciso per l’organizzazione e con interventi formativi.
Il coaching organizzativo è una innovativa modalità di intervento in azienda, sia nel caso si vogliano incrementare risultati e performance, sia nel caso di difficoltà gestionali, organizzative, relazionali, ma anche finanziarie. Esso è un valido strumento di verifica e rinforzo della Leadership attraverso interventi focalizzati sul leader, i dirigenti e i quadri e il gruppo nel suo insieme.
Team Coaching
Fare team coaching significa considerare la situazione presente e attuale di un gruppo di lavoro (team aziendale, squadra sportiva, organizzazione, associazione o ente pubblico) e immaginare la situazione futura desiderata. Significa creare un ponte fra presente da migliorare o cambiare e futuro auspicato…
Fare team coaching significa considerare la situazione presente e attuale di un gruppo di lavoro (team aziendale, squadra sportiva, organizzazione, associazione o ente pubblico) e immaginare la situazione futura desiderata.
Significa creare un ponte fra presente da migliorare o cambiare e futuro auspicato.
Cio’ implica la costante e condivisa messa in opera di risorse, potenzialita’ e la definizione di eventuali problemi, possibili alleanze e obiettivi a breve e lungo termine.
Viene introdotta la necessita’ di disporre di adeguati piani di azione che vadano a consolidare le progettualita’ emerse, assieme ad opportuni sistemi di verifica.
L’intero processo vuole divenire know how del team e quindi far divenire l’organizzazione stessa autoefficace e autoreferente nella soluzione dei propri problemi e nella promozione dei cambiamenti necessari.
Le tematiche su cui considerare quanto sopra sono fra l’altro:
• ASCOLTO ATTIVO
• COMPOSIZIONE DEI CONFLITTI
• ESCALATION DELLA CONFLITTUALITA’
• CORPORATE IDENTITY
• DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
• FASI DELLA COMUNICAZIONE
• PROBLEM SOLVING
• SCELTE PROFESSIONALI E DI CARRIERA
• DEFINIZIONE DEI RUOLI LAVORATIVI
• DESCRIZIONE DEL PROPRIO LAVORO
• MOTIVAZIONE E PRESTAZIONI
• REGOLE DEL FEEDBACK
• VALUTAZIONE INTERNA
Inoltre si considera sempre possibile, oltre che auspicabile:
COACHING INDIVIDUALE PER IL MANAGEMENT
COACH COME SPARRING PARTNER
Progettare Soluzioni Condivise
Ogni organizzazione o azienda funziona secondo propri codici espliciti o impliciti. Le regole e i criteri organizzativi legano fra loro gli individui, i gruppi di lavoro e di reparto, fino alle business units o dipartimenti e infine l’intero sistema. Perseguire l’interesse e gli obiettivi di sistema talvolta collide con ciò che ogni singolo individuo vorrebbe o sceglierebbe se ne avesse la capacità..
Ogni organizzazione o azienda funziona secondo propri codici espliciti o impliciti.
Le regole e i criteri organizzativi legano fra loro gli individui, i gruppi di lavoro e di reparto, fino alle business units o dipartimenti e infine l’intero sistema.
Perseguire l’interesse e gli obiettivi di sistema talvolta collide con ciò che ogni singolo individuo vorrebbe o sceglierebbe se ne avesse la capacità.
PROGETTARE IN MANIERA CONDIVISA SIGNIFICA far coincidere quanto più possibile gli interessi individuali con quelli di azienda, secondo l’assunto di base che una crescita individuale è possibile solo dentro ad un sistema che cresce anch’ esso e viceversa, un sistema può crescere e svilupparsi se permette la stessa cosa ai singoli individui o partecipanti che ne fanno parte.
Il mondo del lavoro attuale è davanti ad una trasformazione molto probabilmente strutturale dove non ci sarà più il ritorno a vecchi modelli di funzionamento, ma occorreranno sempre più nuove soluzioni in tutti gli ambiti del mondo produttivo, lavorativo e dei servizi.
Riflettere su come funzionano i rapporti fra colleghi, capire quale è la relazione esistente fra capo e collaboratori e viceversa, considerare il modo in cui una organizzazione vive e decide del proprio futuro, significa entrare nel merito di una delle variabili che spesso creano il successo o il fallimento di un gruppo di lavoro.
Soprattutto quando è necessario prendere decisioni strategiche o che coinvolgono l’intero assetto aziendale.
Un’azienda, qualsiasi sia la sua dimensione, dovrebbe sempre porre attenzione ai modi attraverso i quali le decisioni vengono prese. I partecipanti a questo seminario potranno conoscere cosa si intende per progettazione partecipata, quale metodo efficace per la definizione di nuove strategie e linee guida, stimolando senso di responsabilità, cooperazione, condivisione e senso di appartenenza e ovviamente maggiore redditività.
Zygmund Baumann ci ammonisce sul fatto che in periodi di crisi e di scarsità -di lavoro- una tendenza pericolosa sia quella di perdere la solidarietà e la mutualità fra collaboratori, verso una sempre maggiore competitività e ambizione personale che porti a ipotetiche maggiori garanzie di sicurezza.
E’ però solo la squadra unita, coesa , motivata e consapevole che arriva alla meta, nel lavoro, nello sport e nella vita.
Coaching nello Sport
Sport Coaching si rivolge ai quattro elementi costitutivi l’ambiente sportivo:
• La società e lo staff
• La squadra e gli allenatori
• Il coach
• L’ atleta
Fare Coaching in società e staff significa occuparsi del processo legato al sistema…
Sport Coaching si rivolge ai quattro elementi costitutivi l’ambiente sportivo:
• La società e lo staff
• La squadra e gli allenatori
• Il coach
• L’ atleta
Fare Coaching in società e staff significa occuparsi del processo legato al sistema. La definizione dei ruoli, l’organizzazione, il sistema di deleghe e responsabilità, il flusso delle informazioni, le avvenimenti critici, le risorse interne ed esterne.
Fare Coaching con la squadra e i Coach significa lavorare in termini di Team Coaching essenzialmente in due direzioni:
la costruzione e il miglioramento del gruppo che si muove unito nella stessa direzione.
l’attenzione alle performance e ai risultati.
Fare Coaching con il Coach significa entrare nella dimensione personale, relazionale e motivazionale del responsabile della squadra e strutturare un percorso di eccellenza che valorizzi appieno le risorse disponibili, così come valuti potenzialità latenti dentro alle dinamiche complesse di un team e dei suoi uomini di riferimento.
Il Coaching con l’ atleta mirato alla performance, ma anche all’ equilibrio psicofisico e alla gestione dell’ansia, è una attività specialistica che rimanda al Personal e all’ Executive Coaching.
Train the Trainer
Secondo quanto afferma Carl Rogers nel suo libro “Freedom to Learn”, un facilitatore deve essere se stesso, deve essere flessibile, deve essere maturo, deve essere aperto. E’ importante che riusciamo a gestire la nostra tensione; è importante che parliamo e raccontiamo; è importante che ascoltiamo, illustriamo e ci sentiamo coinvolti; è importante che incoraggiamo il cambiamento e supportiamo nuovi comportamenti…
Secondo quanto afferma Carl Rogers nel suo libro “Freedom to Learn”, un facilitatore deve essere se stesso, deve essere flessibile, deve essere maturo, deve essere aperto. E’ importante che riusciamo a gestire la nostra tensione; è importante che parliamo e raccontiamo; è importante che ascoltiamo, illustriamo e ci sentiamo coinvolti; è importante che incoraggiamo il cambiamento e supportiamo nuovi comportamenti.
Migliorare le capacità necessarie per ricoprire il ruolo di facilitatore di un intervento formativo e di un intervento di coaching è un percorso continuo di miglioramento. Esso è strutturato in un corso di due giornate di lavoro che comprendono:
• Il ruolo del Coach/Facilitatore
• Gli obiettivi
• Il processo ed i contenuti
• Progettazione di un intervento
• Stile sociale e facilitazione
• Meccanismi di difesa del Coach
• Dinamiche di gruppo
• Gestire e elaborare le simulazioni
• Gestire la propria ansia e il proprio stress
• Feedback
• Modello di interpretazione del processo
Il ruolo di un facilitatore in un corso è creare e mantenere delle condizioni di alto apprendimento per i partecipanti. Non possiamo fare in modo che le persone apprendano, ma possiamo creare un clima che favorisca la loro capacità di ricezione – che sia aperto, senza pregiudizi e accogliente.
Il nostro compito è quello di rimuovere gli ostacoli all’apprendimento e di allenare le potenzialità di ciascuno per poterlo fare. La gente ama apprendere – se noi, gli istruttori, ci leviamo di torno.
• Cosa dobbiamo fare per creare quel clima e mantenerlo?
• Cosa possiamo fare per essere parte della soluzione e non parte del problema?
Prima di tutto, possiamo fare cose pratiche, come preparare l’ambiente in modo da renderlo confortevole e che non sia fonte di problemi per il corso. Questo passo include soluzioni tecniche come le luci, le sedie, i tavoli preparati in modo adeguato, i supporti visivi, ecc…
Ma la cosa più importante da fare è preparare la nostra principale risorsa – noi stessi. Siamo pronti per il corso, personalmente e psicologicamente?
Uno dei fattori di maggiore disturbo che colpiscono l’apprendimento è l’alto livello di atteggiamenti difensivi che possono innescarsi nel facilitatore o nei partecipanti.
Dobbiamo imparare come analizzare i modi in cui noi ci comportiamo e le circostanze che ci portano sulla difensiva.
Alcuni degli ostacoli al clima di apprendimento arrivano dal gruppo, per esempio gli oratori incontrollabili, i saccentoni, i comici, i sottogruppi, ecc… Ma la nostra intenzione è quella di focalizzarci sugli ostacoli interni al facilitatore.
Dobbiamo guardare alle fonti di tensione dentro di noi che inibiscono la nostra capacità di usare le abilità di cui abbiamo bisogno. Per fare ciò, dobbiamo accettare una premessa:
Tutto ciò che ci succede prima dell’ evento, durante e dopo viene filtrato dal nostro sistema di valori e di convinzioni. Questo è alla fonte del nostro stato d’animo e influenza i nostri comportamenti.
Se accettiamo questa premessa – che qualsiasi cosa accada prima del corso, durante il corso e dopo il corso viene filtrato dal nostro sistema di valori e di convinzioni – dobbiamo assolutamente analizzare le convinzioni che abbiamo nei confronti del nostro ruolo di istruttore/coach/facilitatore e nei confronti dell’apprendimento in generale.
Masterplan Urbanistico
Il masterplan nasce come piano strategico per l’elaborazione della visione futura dell’ assetto territoriale, urbanistico e viario di una città…
Il masterplan nasce come piano strategico per l’elaborazione della visione futura dell’ assetto territoriale, urbanistico e viario di una città.
Parallelamente si possono sviluppare altri piani master riferiti a settori specifici della realtà cittadina o di una struttura complessa.
Un masterplan focalizzato sul “sociale” è assimilabile ad un piano strategico sviluppato in piu’ ottiche temporali e con diverse linee di intervento; esso è altresi’ assimilabile ai piani di assetto territoriale con la variante che anziché occuparsi di urbanistica e viabilita’ esso si concentra sugli aspetti sociali oppure culturali, economici, turistici, sportivi di una realta’ territoriale.
Il masterplan sociale integra e sostiene le decisioni di tutti gli ambiti di intervento della pubblica amministrazione in un’ottica temporale di breve, medio e lungo periodo.
Un masterplan elabora scenari futuri su tutte le tematiche di rilievo sociale di una collettività e consiste nella visione dell’assetto sociale di una realtà urbana o lavorativa.
Tuttavia un piano master può essere realizzato indipendentemente dall’ottica urbanistica e riguardare ANCHE SINGOLARMENTE parti specifiche di un contesto cittadino.
Attività Outdoor
Le attività e i percorsi di coaching rivolti al gruppo e al team hanno sempre una parte esperienziale e di sperimentazione pratica dei concetti finalizzati all’apprendimento del processo del coaching…
Le attività e i percorsi di coaching rivolti al gruppo e al team hanno sempre una parte esperienziale e di sperimentazione pratica dei concetti finalizzati all’apprendimento del processo del coaching.
In particolare laddove occorra privilegiare la costruzione di un team, la comunicazione, la definizione concreta di leadership situazionale, ruoli e potere all’interno di una organizzazione, l’esperienza outdoor letteralmente –fuori dalla porta- è un acceleratore potente delle potenzialità e dell’apprendimento di ciascun membro di un gruppo e del gruppo nel suo insieme.
La bellezza e talvolta la difficoltà dei contesti che la natura offre sono il terreno ideale e fortemente simbolico dove “giocare sul serio” alcune delle sfide più significative che un gruppo può porsi.
Vengono proposti tre tipi diversi di intervento outdoor:
• Survival: La sopravvivenza
• Pathfinder: Il trekking
• Crew: Sail & Coach: La barca a vela