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Comprendere il Coaching Umanistico

Alcuni concetti chiave

il primo concetto

La Resilienza
Resistere e crescere dentro le avversità

La resilienza, una capacità filosofica e psicologica che permette all’ individuo e alle organizzazioni di reagire di fronte alle sconfitte, di crescere nelle avversità, di perseverare nei propri obiettivi, di affrontare la fatica per la realizzazione di se stessi e dei propri obiettivi.

La resilienza è collegata all’autoefficacia, all’ottimismo e alla speranza.

Chi ha un’alta resilienza riesce a trasformare i fallimenti (nella vita, nel lavoro, a scuola, …) in opportunità e lezioni per diventare più forte e arrivare al successo.

E’ evidente che questo concetto rimanda ad immagini eroiche e epiche che tanto ci colpiscono come quando ad esempio ci appassioniamo a certe vicende sportive. Come non applaudire il ciclista che affronta la fatica di cento salite, si confronta con avversari agguerriti, cade, si rialza e poi taglia il traguardo?

Come non ammirare il velista solitario che attraversa le incognite dell’oceano in burrasca, le rotture di parti dell’imbarcazione, che non dorme per giorni o settimane e convive con la grande solitudine della sua impresa ?

Come non appassionarci a quei film dove lo spirito di gruppo fa tornare il soldato indietro, in prima linea, quando ormai era salvo per soccorrere il compagno ferito?

Quali doti ci propongono queste ed altre immagini ?

Sono solo doti di pochi eletti ? Oppure visto che ci appassionano risuonano e risiedono dentro ciascuno di noi ?

La resilienza:è resistere, sopportare, perseverare, continuare, amare la cosa che si fa, credere nel cambiamento, e soprattutto avere degli obiettivi.

il secondo concetto
La Crisi di Autogoverno

Molto spesso la domanda di consulenza da parte delle Organizzazioni che si rivolgono al Coach, inizia da una situazione di crisi. Krisis in greco significa giudizio, separazione, scelta, in poche parola una fase di profonda trasformazione in cui elementi, valutazioni ed emozioni negative si mescolano alle speranze ed alle aspettative per il futuro.

Il terzo concetto

Leadership e Followership
Secondo il Coaching

Leadership e Followership sono i concetti chiave attraverso i quali si gioca il successo, il clima interno e la forza di un’organizzazione

La gestione del potere all’interno do ogni sistema è leva imprescindibile e strategica. Tuttavia esso è ritenuto quasi sempre a somma = 100 per cui se qualcuno sale, qualcun altro dovrà cedere qualcosa.

Il Coaching diviene invece strumento centrale nel permettere uno sviluppo orizzontale del sistema azienda, organizzazione, squadra; permettendo al management di mantenere e finalizzare il controllo di un sistema complesso, così come di permettere un adeguato empowerment delle figure gestionali ed esecutive.

Si parla molto spesso di leadership nelle aziende, si fanno corsi per insegnare la leadership, si studiano le caratteristiche dei vari leader per capire come questo aumenta il vantaggio competitivo delle aziende, in definitiva spesse volte si assume che un grande leader otterrà’ sempre dei risultati positivi.

E’ assolutamente vero, la leadership é essenziale per il successo di una impresa, esiste però un altro lato meno riconosciuto e analizzato, ma altrettanto importante per il successo, che si chiama: followership.

La leadership è la capacità di comandare, di implementare le grandi strategie, di creare autorità in contrapposizione al potere, di creare fiducia e farsi seguire verso l’obiettivo. La leadership proviene dalla parte alta dell’organigramma.

La followership é la cosa opposta, proviene dai ranghi bassi dell’organigramma, ed é la capacità di sapere seguire le direttive, di fare quell’extra per fare funzionare le cose e potere raggiungere gli obiettivi che i leader hanno prefissato, ma é anche di più, ha a che vedere con la capacità di creare un team che riesce ad essere efficace ed efficiente, e che in definitiva permette al leader di arrivare dove il suo senso strategico lo indirizza.

Un Esempio di Followership

Per capire meglio la sua importanza

Ad una amica, che lavorava da poco come assistente di un dirigente fu chiesto di accompagnarlo ad un meeting durante un fine settimana, commentandomelo, mi disse che lei si era organizzata il fine settimana in una maniera completamente diversa, l’avevano avvisata all’ultimo momento, e che in definitiva non era giusto, ma che non aveva scelta.

Sfogandosi nella sua frustrazione mi disse che avrebbe fatto il minimo indispensabile e che insomma il suo, sarebbe stato quasi solo un atto di presenza e non tanto di più. Era ovvio che era molto dispiaciuta da questo cambio inatteso e che si stava caricando di negatività. Le dissi che forse avrebbe dovuto provare a fare il contrario, di andare li caricata positivamente, di fare quello che le veniva richiesto e magari qualcosa di più, di farlo di buon grado. E li terminò la nostra conversazione.

La seguente volta che la vidi, era radiante, aveva seguito il mio consiglio, si era data da fare e sempre con un sorriso, aveva preparato tutto ciò che le veniva richiesto e anche qualcosa di più, il suo capo era arrivato a tutte le riunioni con i report pronti e chiari, e… il suo capo aveva avuto successo anche grazie a lei, cosa che non era passata inosservata, e di conseguenza aveva ricevuto complimenti e ringraziamenti, ma anche offerte di lavoro da altre persone, perché tutti vogliono nella propria squadra persone così. Lei aveva avuto un grande successo e in più si era anche divertita!!! Questa é followership in azione!!! Ma quali sono le caratteristiche che hanno le persone dotate di followership?

Il quarto concetto

Rinascere da un Fallimento
Elaborare la crisi, ricostruire gli eventi e ripartire

Rinascere dal fallimento significa elaborare un lutto e per questo ci vuole lo psicoterapeuta, significa ricostruire con attento esame di realtà gli eventi e per questo ci vuole uno psicologo, significa infine ridefinire risorse e potenzialità per ripartire e per questo ci vuole un coach, magari con esperienza del mondo lavorativo ed aziendale.

La crisi attuale della nostra società , inizia come crisi economica, ma coinvolge sempre più la fiducia e la speranza degli individui in un futuro adeguato; la crisi politica e finanziaria allarga il contesto ad un senso di smarrimento colletivo e sociologico.

Valori collettivi e sicurezze personali sono a grave rischio. Sempre più spesso si legge di gesti estremi compiuti da piccoli o grandi imprenditori, artigiani, ma anche semplici cittadini che hanno perso il posto di lavoro e sono in difficoltà economiche e familiari.

E’ l’individuo nel suo insieme che viene scosso dalla crisi economica, le sicurezze lavorative ed economiche sono le ultime a cedere, ma occorre sapere come funzionava la vita affettiva, la progettualità, la vita relazionale e sociale, il senso civico e la spiritualità di una persona, prima di decidere che solo un finanziamento negato porta al suicidio o tentato tale.

Rinascere dal fallimento significa elaborare un lutto e per questo ci vuole lo psicoterapeuta, significa ricostruire con attento esame di realtà gli eventi e per questo ci vuole uno psicologo, significa infine ridefinire risorse e potenzialità per ripartire e per questo ci vuole un coach, magari con esperienza del mondo lavorativo ed aziendale.

Mi capita spesso a da tempo di confrontarmi nel mio lavoro di psicoterapeuta, psicologo e coach con queste tematiche che considero fondamentale nella crescita e nel cambiamento di ogni persona. Ogni cambiamento porta con se infatti il senso che qualcosa sia nel frattempo fallito.

Da ultimo sembra che gli italiani, che in questo non hanno mai brillato, abbiano perso totalmente il senso civico della vita sociale, sembra che un cinico individualismo prevalga sempre e comunque, ne sono un esempio i politici (quasi tutti) che a tutto hanno pensato meno che ad amministrare la cosa pubblica. Ma li abbiamo eletti noi e quindi ci rappresentano e non solo nella sedia istituzionale di competenza ma soprattutto nelle nostre inclinazioni perverse di predatori dove vige la legge mors tua vita mea, solo che in questo caso mors tua significa una collettività che muore.

Iniziamo il percorso?